Ci viene vicino e ci fa le fusa, se stiamo stesi sul letto – dopo aver pestato la coperta fino ad appianarla – aderisce a noi perfettamente e prosegue a “fare il pane”.
Ronfa, alza la coda, ci guarda languido e strofina il muso al nostro mento. Il gatto si relaziona a noi esattamente come farebbe con i suoi simili, non solo perché adopera l’armamentario comportamentale che gli è proprio, ma anche perché pensa che noi siamo dei grandi micioni.
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